Il Filo Rosso (Le Voci Segrete)

La classe 2UA ha messo in scena uno spettacolo per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne. Ce ne parla una studentessa coinvolta nel progetto.

 

Il 24 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ufficialmente istituita il 25 novembre, noi, studenti di 2UA del Liceo Filzi, abbiamo organizzato uno spettacolo intitolato Il Filo Rosso (Le Voci Segrete), messo in scena in Aula Magna alle 9.30.Il progetto è nato per sensibilizzare sul tema, purtroppo molto attuale, della violenza sulle donne. Per fare ciò, attraverso la narrazione, la recitazione, il canto, la musica e il teatro, abbiamo dato voce alle donne dell’antichità soggiogate e che hanno subito diverse forme di soprusi, sperando di evocare negli spettatori la giusta riflessione su questo argomento importante. Abbiamo realizzato lo spettacolo in collaborazione con le professoresse di musica e italiano (prof.ssa Mazzarano e prof.ssa Nave), con tre ragazze di 2UB, che si sono cimentate nel canto, e con una ragazza di 2UC, che ha accompagnato lo spettacolo al pianoforte, così come due musicisti della nostra classe che hanno proposto un duetto di una musica tradizionale greca, adattato per clarinetto e pianoforte.

spettacolo teatrale Penelope

Come prima figura femminile abbiamo presentato Pandora, la donna accusata di aver liberato nel mondo tutti i mali. La seconda donna è stata Alcesti, considerata simbolo della moglie perfetta perché si sacrificò al dio Apollo al posto del marito. Poi Clitemnestra, moglie e assassina di Agamennone, il quale aveva ucciso la figlia senza il suo consenso. Successivamente abbiamo inscenato Medea, che uccise i figli come vendetta per un torto subito dal marito Giasone. L’ultima figura femminile del mito che abbiamo voluto mettere in scena e che rappresenta un’altra donna sofferente e che ha subito violenza è Penelope, costretta ad aspettare da sola il marito e la cui voce è simboleggiata dalla sua tela.

La voce di queste donne mitologiche, così come la voce delle donne d’oggi, è stata ed è tuttora repressa dai fidanzati, dai compagni, dai mariti e dai padri aggressivi e autoritari, dalla violenza gratuita, dai torti ingiustamente subiti, dalle totali inibizioni, ma i poeti attraverso le loro opere hanno ridato loro voce, rispetto, giustizia e libertà. Il messaggio molto profondo e importante di questo nostro progetto è appunto questo: ridare la voce soffocata, la giustizia negata, il rispetto non concesso che le donne meritano.

(L.G. 2UA)