Il ricordo del prof. Antonio Furchì

Parole per un maestro, un collega, un amico, un artista appassionato.

Sono trascorse ormai due settimane da quando il prof. Antonio Furchì ci ha lasciati. Nel corso di questi giorni sono state molte le occasioni per ricordarlo, attraverso i discorsi di studenti e colleghi durante la funzione in sua memoria e i messaggi lasciati in un’aula – decorata con le sue splendide foto – allestita con cura dai suoi alunni durante la scorsa Assemblea d’Istituto.
Delle molte parole condivise, ne riportiamo qui alcune, per ricordare un maestro, un collega, un amico, un artista appassionato.

 

Alcuni colleghi hanno voluto salutarlo con queste parole.

È difficilissimo salutarti caro Antonello, lasciarti andar via verso un Cielo che, oggi e nei giorni scorsi, piange con noi la tua improvvisa scomparsa.
Ci hai lasciati così: increduli, attoniti, in una bolla di tristezza, in un dolore più grande di noi e che va oltre quello che avremmo potuto immaginare.
Grazie per aver fatto un pezzo di strada assieme, per essere stato un esempio di gentilezza, per esserti preso a cuore ognuno di noi e ognuno dei nostri studenti ai quali hai trasmesso la passione e la bellezza dello studio.
Tu, insegnante preparato e curioso, sempre presente ad ogni evento con un entusiasmo contagioso ci hai insegnato cosa vuol dire stare bene assieme: dare ascolto, condividere le gioie, anche quelle più piccole della quotidianità, apprezzare ogni momento felice ed avere coraggio nel superare le difficoltà rimanendo sempre uniti.
Ci hai regalato tanti sorrisi, tanta ironia, tante risate… ci hai riempito gli occhi con tanta bellezza che hai racchiuso nelle tue meravigliose fotografie, testimoni di quanto amassi la Vita che e tutto ciò che la circonda.
Sarà difficile non vederti più al PC preso da mille cose da fare, progetti da completare e altri da iniziare; sembrerà impossibile non vederti camminare velocemente sui corridoi, sempre di corsa tra una classe e l’altra per sfruttare al massimo il tempo disponibile… un tempo che per te, purtroppo, è stato tiranno, che ti ha strappato troppo presto alla tua famiglia, ai tuoi adorati figli, a noi e a tutti coloro, e sono tanti, che ti hanno conosciuto, apprezzato e ti hanno voluto bene.
Fai buon viaggio, torna nella tua Tropea, a noi resterà un bellissimo ricordo di un Amico e di un collega straordinario…
Ciao Antonello.


Una poesia per Antonio Furchì, scritta dal prof. Vinciguerra.

Avevi una parola dolce per ognuno
Notavi ogni piccolo particolare
Tante cose minute
Ogni sguardo ogni incrinatura della voce
Notavi le cose più nascoste e preziose
Insieme e in ogni momento
Occupavi con grazia lo spazio di noi tutti
Fino in fondo nel cuore
Un sorriso e una parola
Rubavi l’attenzione di tanti
Come un artista
Hai creato la bellezza e l’incanto
Intorno a te e l’hai condivisa con noi


Gli studenti di alcune sue classi hanno letto questi testi durante la funzione.

Caro Professor Furchì,
a nome di tutta la classe 5UA volevamo ringraziarla per questi tre anni passati assieme, la ringraziamo per tutte le cose che ci ha insegnato: non solo nozioni di storia dell’arte ma soprattutto come diventare persone migliori e come affrontare le difficoltà che durante la vita ci troveremo davanti, a partire dall’esame di maturità.
Ognuno di noi la ricorderà in modo diverso ma tutti la ricorderemo come la bella persona che era, con lei ridevamo e abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, anche per merito suo che sapeva come relazionarsi in modo particolare con ognuno di noi.
La ricorderemo per sempre come quel professore che pur di trasmetterci la propria passione faceva di tutto e di più, dal farci vedere tre volte lo stesso video al fare delle scenette divertenti in classe e costruire volte a botte con astucci e quaderni.
Grazie Professore per averci fatto da guida, sia nei momenti di allegria, sia in quelli più difficili.
In noi rimarrà impressa per sempre la fotografia di un uomo entusiasta di tutto ciò che la vita aveva da offrire.
Le vogliamo bene.


Siamo la classe 4UB e ci uniamo alla vostra famiglia in questo doloroso momento, ricordando il nostro insegnante Antonio Furchì e i bei momenti vissuti insieme.
Lo contraddistinguevano la passione per l’arte e la fotografia, che si impegnava a trasmetterci con le sue lezioni, i suoi cappelli e le sue cravatte stravaganti, l’amore per la pasticceria, i piatti che cucinava che ci mostrava nei suoi numerosi scatti.
Ci teniamo a raccontare questo aneddoto, perché – come sappiamo tutti – il prof amava scherzare e aveva sempre la battuta pronta. Si divertiva talmente tanto a fingere che ci fosse una verifica o di essersi dimenticato che ce ne fosse una, che una volta ingannò anche sé stesso: eravamo tutte pronte, in attesa che il prof consegnasse le verifiche; quando entrò, ci guardò con il solito sguardo interrogativo e ci chiese “Ma perché i banchi sono separati?”; abituate a questo scherzo, nessuna si aspettava che quella volta la verifica non era davvero nella sua cartelletta.
Quando la settimana prossima saremo a Napoli, la vivremo come se fosse con noi, impegnandoci a scattare foto come le avrebbe scattate lui, e ogni volta che vedremo una lesena o una parasta ci ricorderemo dell’associazione che ha insistito per farci memorizzare: “lesena = funzione decorativa; parasta = funzione strutturale”.
Conservando nel cuore la sua empatia e l’interesse per noi studenti, rimarrà con noi per sempre.
Con affetto, la sua 4UB

P.S. Utilizzeremo nei momenti di bisogno la sua amata “parolina magica”: PAS (Prego, Attenzione, Silenzio).


A TE che ci hai trasmesso la tua passione per la bellezza
A TE che ci hai insegnato la differenza tra “parasta” e “lesena”
A TE che sopravvivi nei progetti che hai realizzato
A TE che con le tue foto ci hai raccontato la tua e mille altre storie
A TE che tra tante arti conoscevi anche quella culinaria
A TE che hai portato la tua amata Tropea a riscaldare i nostri monti
A TE che entrando in classe sfilavi per la Fashion Week
Ti rivedremo in ogni opera d’arte che incontreremo

un ritratto del prof Furchì

Nell’arte immortale,
nella foto dipinto
nella memoria, perpetuo,
nella dedizione tenace
e dolce di cuore.
A te che di vita
hai narrato, che del
bello hai trasmesso
la passione. Nei ricordi
di tutti rimani indelebile.
A memoria di Antonello Furchì

La tua amata 4UA


Anche altri alunni, colleghi e amici hanno voluto ricordare con un pensiero il professore.

Antonio ciao, sei proprio tu in questa foto che hanno messo in questo modulo dove dovrei digitare su una tastiera delle parole che ti descrivono. Basta guardare bene lo sguardo che hai in questa foto. Lo stesso con cui ti presentavi in aula insegnanti: pronto a salutare, ascoltare, condividere le fatiche quotidiane, mai giudicante, sempre attento. La tua umanità era contagiosa, la porteremo in classe con noi. Ogni singola ora con gli studenti. Grazie!
M.C.


Ciao, Antonio. Il tuo entusiasmo e la tua gentilezza mi accompagneranno sempre.
A.V.


Ciao Antonio,
Ti immagino lassù mentre fotografi tutta la bellezza che hai intorno, passeggi tra le nuvole, dipingi e progetti nuovi sogni…e sorridi guardandoci quaggiù mentre ti pensiamo, mentre le lacrime ci bagnano il viso e tu ci asciughi gli occhi, ci consoli, ci poggi una mano sulla spalla e spalanchi il tuo sorriso, ci regali il tuo sguardo più dolce… continui a parlarci… a insegnare a un coro d’angeli, a raccontarci barzellette e nuovi aneddoti… e non smetti mai di buttarti a capofitto nella vita…grazie di tutto da parte di ognuno di noi… e… continua a farti sentire… sono certa che continuerai a percorrere i corridoi qui a scuola… sarai con noi nei consigli o in aula docenti, che continuerai a entrare nelle classi… perché chi c’è… resta e non può andare via…


Caro professore, ti ho conosciuto da poco e sul lavoro ma mi lasci il bel ricordo di una persona molto impegnata ed appassionata in tutto quello che facevi con attenzione verso i nostri studenti e soprattutto per i tuoi figli di cui andavi molto fiero.
Adele


Sempre gentile.


“Chi è amato non conosce morte
perché l’amore è immortalità, o meglio, è
sostanza divina.
Chi ama non conosce morte
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.”
(E. Dickinson)


Caro Antonio, sono grata di esserci incontrati nel nostro cammino qui sulla Terra.
Ci tengo a ricordare il tuo sorriso gentile, la tua capacità di non lamentarti mai di nulla e di nessuno, la tua maestria e la tua generosità nell’offrire squisiti bignè al limone a noi tutti. Non ultimo ricordo la tua voglia di ricercare il bello, voglia che si realizzava in azioni concrete – condivise sempre con colleghi e studenti.
Che il tuo viaggio nella Luce sia sereno. Arrivederci, Antonio!


Caro Antonio,
quando sono arrivata a settembre al Liceo Filzi non conoscevo nessuno. Tu ti sei presentato, mi hai introdotto agli altri colleghi e alle tue tante attività e proposte. Mi sono sentita accolta e ti ringrazio.
Mi mancherà non dover aspettare qualche minuto in più al cambio dell’ora perché eri troppo preso dalla lezione o ti fermavi a fare due chiacchiere con gli studenti.
Sono grata di averti conosciuto e di aver visto l’energia e l’entusiasmo che mettevi in ogni attività, dove al centro c’erano sempre gli studenti.
Mancherai a tutti.
Buon viaggio…
Laura Girardini


Una splendida persona oltre che un caro collega e bravo insegnante. Ho condiviso la sua amicizia e le scuole sin dai primi anni di insegnamento in Trentino. Uomo del Sud come me pieno di valori e senso del dovere.
Mi mancherai Antonio!


Le mie più sentite condoglianze e il mio affetto per un collega e una persona straordinaria con cui ho condiviso una parte del mio percorso al Filzi.
Buon viaggio Antonio e veglia su di noi da lassù!


L’esempio che hai dato con la tua vita sarà sempre per noi un dono immutabile nel tempo. Grazie Antonello.


Caro professore, sentiamo la Sua mancanza, ci sembra impossibile che Lei non sia più qui con noi con il Suo entusiasmo e i suoi molteplici interessi. Coltiveremo il ricordo di un insegnante attento e disponibile, di una persona gentile e garbata, generosa. Le foto da Lei scattate con gli studenti, nei corsi di fotografia, nei viaggi di istruzione, a documentazione della vita del nostro Liceo, abbelliscono i corridoi della nostra scuola e continueranno a parlare di Lei. Guardandole ritroviamo tutti i giorni, con una certa malinconia, il Suo dolce sorriso. Grazie di tutto professore, vogliamo pensarla ora impegnato in un bel viaggio, nella bellezza e nell’arte.


Ricordo vivamente quel giorno, il primo del mio nuovo lavoro… La prima persona che mi venne incontro, presentandosi, stringendomi la mano, “Antonio, il professore d’arte”, un sorriso dolce, una bella chiacchierata di arte, musica, ma anche fotografia e paesaggi, luoghi d’origine, mare, bellezza del Sud. La sua gentilezza nelle collaborazioni per Educa, e quest’anno il nuovo progetto teatrale, e noi che non crediamo ancora a quanto accaduto. Il suo nome sul copione fissiamo con profonda tristezza, tante lacrime oggi al Filzi, abbracci e commozione, a dimostrare chi era, umile, gentile, attento ai bisogni degli altri. Le foto da lui realizzate, incorniciate nei corridoi, il suo nome sopra, e il suo ricordo, per sempre. Ci mancherà tanto.


Caro Antonio; non ho ancora scritto niente perché le cose che mi passano per la testa sono tantissime e tutte hanno qualcosa di particolare che in questo momento così triste, le fa sembrare importanti. Non so decidermi a metterne in evidenza una più di un’altra.
Abbiamo lavorato tanto insieme per le classi in cui siamo stati colleghi, ma ancor più per i progetti di alternanza scuola lavoro, di cui avevi sposato la causa. Devo ringraziarti perché mi hai dato sempre una mano anche quando a qualche classe mancavano ore di ASL e ti chiedevo se avessi voluto accogliere un progetto: tu non ti sei mai tirato indietro. La burocrazia non faceva per te, ma eri specializzato nell’accendere la miccia e partire con l’azione efficace. A scuola con gli studenti è tutto! In quegli anni erano progetti super impegnativi. Richiedevano incontri su incontri con il partner esterno e tu non mancavi mai. Mi facevi compagnia, visto che spesso il resto del mondo si arrendeva. Penso ad Adige Smart, un progetto che ci ha fatto penare e non poco per caratterizzare quel biotopo sulla ciclabile lungo l’Adige; penso a Sandy Alp, con quel viaggio in Marocco e le tue foto che ci arrivavano direttamente dal deserto per illuminare le nostre giornate, con quei colori sgargianti! Penso al progetto con il Mart che ti ha spalancato le braccia e accolto come un figlio, con quella mostra sulla comunicazione estetica: riuscitissima. L’allestimento di pannelli, mostre, percorsi didattici, la preparazione di eventi, incontri con power point dall’efficacia comunicativa, e poi ancora cartelloni e pure le tabelle della sicurezza. Hai esplorato tutto l’esplorabile di una scuola, ma sempre per la mediazione tra i soggetti educativi, tra l’esterno e i nostri studenti e studentesse. Grazie Antonio!
Ho ancora tante foto sul mio pc: fiori, paesaggi, mare, colori intensi, momenti della giornata da te immortalati quando il cielo e la terra esprimevano tutta la loro intensità. Tramonti rosso fuoco o pastellati, dorati o specchiati in laghi e mari di favola…Ora mi piace immaginarti immerso in quella meravigliosa luce che solo tu sapevi cogliere. E il tuo viaggio continua, libero dalle forme della terra; chissà come saprai esprimere il tuo amore per la vita, senza fine!
Hai vissuto intensamente e ci hai lasciato tanto di te. L’amore per la Bellezza che hai saputo regalare a ciascuno di noi, già ci parlava della Salvezza, anche se non ce ne siamo subito accorti. Addio Antonio.
Chiara Ballarini


Buongiorno prof,
di lei mi rimarranno tutti ricordi belli, dalla gita a Bologna al corso di fotografia fatto insieme, a quando abbiamo fatto il pranzo e tanto altro. Di lei ricorderò il sorriso e il suo entusiasmo, le battute durante le lezioni per insegnarci meglio ciò che ci spiegava.
Grazie per tutto quello che ci ha dato e che mi ha insegnato.
Nidhi


Caro prof,
la ricorderemo sempre come una persona meravigliosa. Grazie per ogni suo insegnamento, sia in ambito umano sia in storia dell’arte.
P.s. era il nostro preferito <3
C. e C.


Buongiorno prof,
so che, se le è possibile, probabilmente ci sta guardando ricordare tutte le cose che era solito fare, come costruire archi con i quaderni e colonne con astucci, e spero che stia ridendo e che ci stia correggendo i piccoli errori anche ora.
Mi ha detto l’ultima volta che abbiamo parlato: “Ho sempre aspettative alte da te”. Le prometto quindi di superarle tutte.
Riposi in pace, ora che non sentirà il nostro chiacchiericcio che la faceva arrabbiare.
Con affetto,
B.


La conosco da 4 anni e in questi ho sempre trovato impossibile non seguire le sue lezioni. Era sempre bravo a spiegare le cose e tutto era molto chiaro.
Non credo riuscirò a trovare un insegnante che mi faccia interessare all’arte come lei ha fatto.
Con affetto,
M.S.


Non sarà stato il mio professore, ma la sua presenza è stata tanto calorosa.
L’ho conosciuta per caso mentre stavo lavorando e ogni volta il suo saluto era una ventata di calore, con quel suo tono affettuoso. Adoravo suonare e ogni tanto notare lei che si fermava per ascoltarmi.
Mi mancheranno le sue parole che ogni tanto riuscivo a ricevere. Poche ma intense. La ringrazio per tutto ciò che ha fatto per la scuola e per gli studenti. Spero che le passioni che lei ha ravvivato possano continuare a zampillare in ogni studente.
Che stia bene dov’è adesso.


Lei ci ha insegnato che l’arte è ovunque e ci circonda: la musica è arte, la danza è arte, la pittura è arte… Ad oggi possiamo dire che anche lei prof è pura arte.
Con tanto amore dalla sua 4UC.


Grazie di tutto prof, sarà per sempre nei nostri cuori.
E. F. V.


Non ti conoscevo molto, ma le persone con gli occhi così vivi e profondi mi entrano subito nel cuore. Grande rimpianto non aver potuto imparare di più da un grande insegnante come te, avendoti incontrato da poco.
Grazie delle piccole scintille che hai lasciato in tutti noi.
Marta


Grazie professore di tutta la dedizione, l’affetto e l’entusiasmo che hai trasmesso. Il tuo ricordo resterà nei nostri cuori.
Paola


Anche conoscendola da poco, solo qualche mese, ci tengo a ringraziarla, prof, per il messaggio che ogni giorno mandava ai ragazzi inconsciamente: vivere la vita sempre col sorriso e con vitalità.
Infatti è così che voglio ricordarla.
Buon viaggio prof.


Quando una persona lavora con l’arte è così bello notare quanto alla fine assomigli ad essa e lei, prof, trasmetteva ogni giorno arte con i suoi occhi, con le sue parole e i suoi gesti.
Buon viaggio.


In noi rimarrà impressa per sempre la fotografia di un uomo entusiasta di tutto ciò che la vita aveva da offrire.


Ti ricorderemo per sempre.
3UA


Buongiorno prof, la ricorderò sempre mentre correva per i corridoi della sede, cercando sempre le stesse aule. Mancherà tanto a tutti noi, come uno dei migliori maestri, non di scuola ma di vita!
Sarà sempre un punto di riferimento!
Arianna V.


Andare a Tropea non sarà più lo stesso, senza la nostra guida che sfreccia in motoretta!
Ciao Antonio, rimarrà con me la tua gentilezza.
Stefania


Per tutte le volte in cui mi ha chiesto come fossero andate le vacanze in Puglia, perché “Il tuo cognome è Murgia e lì ci sono le Murge!”, dopo il suo video del concerto di Checco Zalone che cantava Angela.
“Ogni volta che vado a Bologna dove ti avevo scattato la foto, mi vieni in mente”, beh prof, adesso quando ci andrò io, penserò a lei fierissimo che la scattava.
Grazie di tutto.
Alessia


Caro prof,
volevamo ringraziarla per averci insegnato ad apprezzare l’arte, e soprattutto i muretti a secco.
Francesca, Elena, Emma (3UB)